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Mauro Prosperi, impresa compiuta (Sotto il Vulcano, parte III) 

Reportage

La nostra ultima intervista al campione romano che ha portato a termine la circumnavigazione in kayak della Sicilia.
Ripercorriamo le emozioni e i momenti più significativi di questa traversata all'insegna dell'amore per l'ambiente e lo sport.

MESSINA – Lo aveva detto e così è stato: 20 giorni per compiere il periplo della Sicilia in kayak, percorrendo 600 miglia. Mauro Prosperi ha concluso lo scorso 8 agosto la sua grande impresa portando, come abbiamo raccontato nella puntate precedenti di questo reportage affascinante, un messaggio di grande impatto per le coscienze di tutti noi siciliani. Amare la Sicilia e preservarla attraverso percorsi che uniscano sport e turismo eco-sostenibile.

Lo avevamo sentito, per l'ultima volta, quasi giunto alla meta, a poche miglia dal punto in cui lo scorso 20 luglio aveva messo in acqua il suo kayak a Guardia Marina. Oggi l'atleta romano dal cuore siciliano è approdato lì accolto da amici e spettatori di questo piccolo grande miracolo sportivo e umano.

Vogliamo congedarci e congedare Mauro con un'ultima intervista che ripercorre con la memoria i venti giorni di visioni, emozioni, fatiche e pagaiate:

SiV: Mauro, innanzitutto complimenti per l' impresa. Quali sono le tue prime impressioni a caldo?

Mauro Prosperi: “Andrea, ti ringrazio per i complimenti ma non credo di meritarli, è la Sicilia che li merita: nel mio piccolo non ho fatto altro - come diceva Michelangelo quando iniziava a scolpire un blocco di marmo -  che togliere il superfluo. Io ho solo fatto questo, mi sono limitato cioè a far vedere cosa siano le coste siciliane nella loro bellezza. E' stato facile e allo stesso tempo impegnativo ma si è trattato di una fatica ripagata da visioni fantastiche e uniche”

SiV: Facciamo un passo indietro e ripercorriamo il tuo tragitto. Vi sono delle tappe che ricordi piú di altre per qualche motivo? Ci sono stati dei momenti in cui hai pensato di non farcela?

MP: “Diciamo che ogni tappa può avere la sua storia anche se forse non parlerei di tappe vere e proprie ma di momenti. Ne ricordo alcuni, in particolare,  che mi hanno fatto capire quanto le coste siciliane siano  ancora da scoprire o riscoprire ma ancor più quanto  la natura sia grande,forte e invulnerabile. Se la rispetti, a sua volta, essa ti aiuta.
Ad esempio, ricordo che mi trovavo a pagaiare dopo l'Isola delle Correnti e le condizioni meteo non erano delle più promettenti, il mare era agitato e nonostante ciò avevo comunque deciso di ripartire. Superato un primo tratto abbastanza agevolmente, di colpo, appena aggirata una punta in cui il mare e le correnti si scontrano,le onde si sono fatte alte e minacciose. Io mi sentivo così piccolo e inerme, tanto che pensavo di soccombere ma mi sono come risvegliato da quel momento di angoscia e paura e ho cercato un punto di approdo, Non c'erano spiagge e si stava facendo buio ma come per magia ho scorto una piccola rientranza in cui le onde non si infrangevano con molta violenza e in più vi erano scogli contornati da tantissima posidonia: ho pensato, pertanto, che quella poteva essere la mia salvezza e mi sono portato verso quella insenatura. A circa 10 o 20 metri mi sono gettato in mare e ho cercato di bloccare il kayak, per evitare che si schiantasse sugli scogli. Credo che in quel momento è come se Madre Natura avesse capito la mia difficoltà e come per incanto c'è stato un improvviso momento di quiete, le onde quasi scomparse. Ho potuto salvare il kayak, me e anche la continuazione del periplo. Cosa voglio dire raccontando questa piccola avventura? Che io rispetto la Natura e cerco di farla rispettare. Lei mi ha rispettato, a sua volta, e ha voluto che io continuassi la mia avventura per far conoscere a tutti come è spettacolare la nostra isola”

SiV: Parlaci un po' di come  è nata l' idea di percorrere il periplo della Sicilia in kayak: persone, luoghi, altro che ti legano al  momento in cui hai detto a te stesso di tentare questa avventura.

MP: “L'idea del periplo è nata per caso o forse il caso ha voluto che,insieme ad alcuni amici durante una discussione sulle problematiche che stanno portando sempre più l'uomo a perdere il senso della misura in tutti i campi, ne sia nata una tavola rotonda sul come utilizzare al meglio le risorse della nostra amata isola:  ognuno nel suo campo ha detto la sua, io personalmente mi occupo di sport e ho pensato subito a sfruttare in maniera costruttiva il clima  la storia e la bellezza delle coste siciliane. Insomma, avevo già in mente il binomio sport-turismo e a quel punto ho colto la palla al balzo ed è nata così l'idea del periplo della Sicilia in kayak.
Come ho potuto dare risalto a questa idea? Ho contattato giornali, televisioni e amici sensibili a tutto questo, ho chiesto aiuto ad alcune aziende che mi avevano già aiutato precedentemente in altre mie performance e ho avuto un grande riscontro. Senza neanche pensarci su, il mio amico Francesco Chinaglia ha messo a mia disposizione materiale per la sopravvivenza. Un noto bar-pasticceria di Catania ha acquistato una  telecamera GoPro per filmare tutto, un'azienda nautica ha costruito il kayak e per i pannelli solari  una ditta ha preparato un kit specifico che mi ha permesso di alimentare tutte le attrezzature elettroniche. Uno storico negozio di articolo sportivi catane E' intervenuta un'altra azienda con una quota usata per comprare liofilizzati, barrette energetiche, sali minerali, ecc.
Poi, come dicevo, ho cercato di divulgare la notizia per poter dare risalto al tutto e qui sono intervenuti i veri amici della carta stampata con i quali non c'è stato neanche un momento di titubanza per raccogliere la mia richiesta”


SiV: Adesso ti riposerai un po' o stai giá ideando qualche altra impresa?

MP: “Mi concederò un riposo attivo e continuerò ad allenarmi, poiché se non mi muovo mi sento stanco. Ho già un paio di idee che bollono in pentola, devo solo decidere quale realizzare per prima. Sto pensando al periplo della Corsica e poi del Pollino: sono già in contatto con alcune persone che vivono sull'isola francese ed anche per quanto riguarda il periplo del Pollino ho già preparato un itinerario che mi porterà a far conoscere ancora meglio questo luogo incontaminato.
Poi c'è anche il mio grande sogno, ovvero l'attraversamento del deserto del Sahara, dall'Atlantico al Mar Rosso, in coppia con un mio carissimo amico grande conoscitore del deserto”


SiV: Tirando le somme, ti trovi più a tuo agio a terra o in acqua? E perché?

MP: “In molti mi pongono questa domanda e io rispondo che è l'acqua il mio elemento, nonostante io sia per molti l'uomo delle ultra maratone. Amo spaziare e ho dimostrato a me stesso che chi ama lo sport non deve darsi dei limiti, anche nella scelta della disciplina sportiva da praticare: inoltre l'acqua è l'elemento basilare della Vita e quindi è stata un'esperienza che non rimarrà sola. Il mio coinvolgimento così positivo con il kayak  è stato un punto di partenza per altre esperienze simili a breve, come ti dicevo prima”


SiV: Prima di congedarci, hai una dedica da fare?

MP: “Andrea, mi chiedi a chi dedico questa mia esperienza: naturalmente ai miei sponsor che sicuramente, assieme a me, la dedicano a loro volta alla Sicilia e a tutti quelli che credono che la nostra terra possa veramente tornare a essere la culla della civiltà”

Ne siamo certi, caro Mauro: se i siciliani crederanno anche nel tuo messaggio e sapranno cogliere le sfide che attendono l'isola, allora si apre uno spiraglio ampio per tutti.
Nel frattempo, il nostro è solo un arrivederci. Alla prossima impresa.


di Andrea Cuscona

Riproduzione riservata. © 2015 sottoilvulcano.net Fonte: http://www.sottoilvulcano.net/reportage/mauro-prosperi-impresa-compiuta


Mauro Prosperi, l'uomo che circumnaviga la Sicilia (Sotto il Vulcano, parte II)

Sotto il Vulcano: Intervista on line del 31 Luglio 2015 
di Andrea Cuscona Riproduzione riservata. © 2015 sottoilvulcano.net 
Il periplo in Kayak della Sicilia è la nuova sfida di Mauro - TREGOO


La nostra seconda intervista a Mauro Prosperi che sta compiendo il periplo della Sicilia in solitaria in kayak per portare un messaggio di amore verso la Natura e lo sport tra fatiche, emozioni, incontri meravigliosi e scenari mozzafiato. 
 SICILIA – Lo avevamo lasciato, lo scorso 31 luglio, poco oltre Agrigento. Adesso lo ritroviamo a Tindari, pronto allo sforzo finale che lo porterà entro l'8 agosto a compiere il periplo della Sicilia in solitaria in kayak. Ben 600 miglia, con pochissime dotazioni ad affrontare il Mediterraneo. Punto di partenza, il 20 luglio, è stata Fiumara Guardia ed è lì che l'atleta romano approderà, chiudendo il cerchio della sua impresa sportiva. La nostra prima intervista ci aveva emozionati e resi partecipi e testimoni indiretti di questa traversata romantica, eroica, pura. Come lo stesso Mauro è, per carattere e formazione ( http://www.sottoilvulcano.net/reportage/mauro-prosperi-e-il-periplo-della-sicilia ). Adesso che il traguardo è vicino abbiamo intervistato nuovamente l'atleta e l'uomo Mauro Prosperi, sviscerando temi e sentimenti suggestivi. SiV: “Mauro, innanzitutto come ti senti? Qual'è il tuo stato di salute dopo tutte queste miglia?” Mauro Prosperi: “Personalmente sconoscevo alcune zone della costa siciliana, quindi è stata una piacevole sorpresa scoprirle e questo scoprire ha sicuramente alleviato le piccole sofferenze che ho volutamente cercato. Ricordo, a proposito di questo ricercare, che l'anno in cui mi accadde l'incidente durante la gara del deserto del 1994, al mio ritorno (un “pochino” dimagrito 18kg) ebbi la fortuna di incontrare un mio idolo: Ambrogio Fogar. Purtroppo lui era già nel polmone d'acciaio, ci furono anche delle polemiche per quello che mi accadde ma Ambrogio da grande esploratore, ma sopratutto da mitico e ciclopico uomo, fece presente al Mondo intero che mentre lui e altri pochissimi, ricercavano nelle loro imprese difficoltà quasi studiate e portate all'estremo, io invece non aveva ricercato nulla, mi era capitato e ero stato comunque all'altezza della situazione. Perché ti racconto questo aneddoto? Perché ora sono alla ricerca di condizioni estreme e cerco di emulare il mio maestro, nonché di far vedere che è possibile vivere e sopravvivere anche in condizioni estreme, usando sempre la testa ed essendo rispettosi di tutto quello che ci circonda. Il mio stato di salute, dunque, lo considero buono,sicuramente sono stanco e mi sono venute prima le vesciche, poi i calli alle mani: ho dolore alle braccia e alla schiena e ho cercato di lenirlo facendo stretching e nuotando tutte le mattine molto presto prima di iniziare a pagaiare. Mi sento bene e soddisfatto di tutto, sia dentro che fuori il mio corpo” SiV: “Dove ti trovi in questo momento e cosa ci puoi dire della traversata fin qui compiuta in termini di dispendio fisico e mentale?” MP: “In questo momento mi trovo vicino Tindari e mi sto godendo un pochino di riposo in riva al mare. Ormai sono ala fine di questa avventura, che considero un punto di partenza e non certamente di arrivo. Sto già pensando a domani.Questa esperienza ha dato al mio io motivazioni e forza e ogni giorno che ho trascorso dentro questo involucro, che il mio amico Agatino Mannino ha costruito, si è verificata sempre più una fusione, tanto che anche con condizioni meteo proibitive mi sono convinto di poter cavalcare le onde insieme al kayak, perché io ero lui e lui era me. Non esiste più il mezzo di trasporto che mi permette di navigare in mare ma un'unica essenza miscelata di carbonio, pelle, cuore, polmoni. Non c'è paura da quando ho scoperto che il kayak è in me e l'ho scoperto un giorno che ho dovuto fare i conti con la Natura che forse mi voleva insegnare ancora una volta a rispettarla e a non osare oltre. Da quel momento io e “lui” siamo diventati una cosa sola e quel dispendio di energie psicofisiche è diventato un incentivo e un modo per concentrarmi e recuperare anche nei momenti di massimo sforzo. Addirittura ho usato solamente una volta il gonnellino, poi lui mi ha fatto capire che non era necessario” SiV: “La tua impresa sportiva ha,come sappiamo, anche lo scopo di divulgare la cultura dell' ecosostenibiltá. In che condizioni hai trovato le coste e il mare siciliano sin qui? Che cosa ti ha colpito in negativo e in positivo?” MP: “Come ho detto poco prima io non conoscevo le coste siciliane ma ora ho la certezza assoluta che il futuro della Sicilia è il turismo intelligente, non consumistico, materialistico: le nostre coste sono uniche e meravigliose e ci sono degli addetti ai lavori molto sensibili capaci di migliorare e sfruttare, nell'accezione migliore, questa isola. Ci sono posti che se non hanno nulla da invidiare ai paradisi tropicali, esotici. La maggior parte delle coste, con mia sorpresa,è pulita e organizzata ma di certo c'è ancora da lavorare tanto e in alcuni casi da cambiare radicalmente: vedi Tremestieri, Gela o la Plaja catanese che si trasforma positivamente solamente in estate ma potrebbe essere vissuta anche in inverno. Ma per farlo occorre mantenere pulita la spiaggia e utilizzare gli spazi per praticare sport, un po' come accade a Malibu, negli USA, con palestre esterne, piste ciclabili. Ecco, questo è quel che io immagino come binomio sport-turismo” SiV: “Siamo quasi alla fine del tuo viaggio. Cosa ti porti dentro sin qui e cosa ti aspetti dal rush finale?” MP:”Questa mia esperienza è un punto di partenza per valorizzare ancora di più la nostra Sicilia. Dentro mi porto tanta voglia di fare, di creare, di far conoscere attraverso i video che ho realizzato e le foto scattate e forse scriverò un libro. Anzi, più che un libro un vademecum su come, dove, quando e perché dobbiamo vivere in prima persona la Sicilia. Spero davvero che i nostri amministratori, invece di azzuffarsi tra loro, si accorgano che la Sicilia è vita vera e naturale. Certo bisogna educare anche molti siciliani a non sminuire la forza che sprigiona l'isola stessa” SiV:”Hai qualche aneddoto da raccontarci, magari incontri con habitat e specie marittime particolari che un comune bagnante difficilmente può fare?” MP:” Durante questo peregrinare lungo la costa siciliana ho avuto incontri speciali. A Vendicari con una tartaruga grandissima che mi seguiva, curiosissima. E' stata un'esperienza unica anche perché anni fa ho salvato una tartaruga spiaggiatasi con un amo infilato in una zampa: mi piace pensare, romanticamente, che fosse proprio lei quella tartaruga Una mattina, prestissimo, vedevo dei pesci grigi che nuotavano dietro di me e sulle prime ho pensato al peggio perché giorni prima di partire era stato avvistato uno squalo vicino Acitrezza: ma poi ecco che sono schizzati fuori dall'acqua ben quattro delfini di piccole dimensioni che volteggiavano vicino al mio kayak. Temevo potessero farmi rovesciare in acqua ma è stata invece una piacevole compagnia. Anche questa esperienza non ha fatto che avvalorare una mia certezza, ovvero che la Natura – se rispettata- ti ripaga sempre e solo positivamente. Questo è quanto, caro Andrea. Continuo per la mia strada e ho cercato, cerco e cercherò di infondere positività a chi mi vuole seguire”. Mauro Prosperi, l'uomo che circumnaviga con amore la nostra isola, sta per attraversare l'ultimo tratto di mare che lo porterà lì dove tutto è cominciato quel 20 luglio. Un ultimo sforzo in simbiosi con la Natura e poi l'approdo. Mauro ha già compiuto,però, l'impresa più grande: entrare nel cuore di noi siciliani. 
A prestissimo, 
Mauro. 

Fonte: http://www.sottoilvulcano.net/reportage/mauro-prosperi-luomo-che-circumnaviga-la-sicilia

Reportage

Mauro Prosperi e il periplo della Sicilia
L'avventura dell'atleta romano che sta circumnavigando la Sicilia in kayak per portare un messaggio ambientalista e celebrare la riscoperta autentica delle bellezze della nostra isola.

SICILIA – Mauro Prosperi non è un uomo normale, come tutti gli altri. Non è un siciliano ma è come se lo fosse. E' una roccia ma ha già fatto una volta un viaggio con la Morte, tornando indietro da vincitore. Mauro Prosperi non è nemmeno un atleta come gli altri. La sua storia merita di essere raccontata, così come la sua attuale impresa in corso d'opera.


Nato a Roma il 13 luglio 1955, Prosperi ha fatto dello sport e dell'avventura un'inesauribile fonte di ispirazione per la propria vita nonché slancio per ambire a mete sempre più lontane. Sviluppa da ragazzino la passione per le gare atletiche che lo portano in breve tempo ad avvicinarsi al pentathlon moderno, una disciplina durissima. Diventa nove volte campione italiano a squadre, tre volte campione italiano individuale, campione del Mediterraneo, olimpionico a Mosca e membro della squadra Italiana che vince la medaglia d'oro a Los Angeles nel 1984. Altri atleti avrebbero potuto smettere, non lui che decide allora di cimentarsi nelle ultramaratone e su imprese estreme.


Vanta ben nove “Marathon des sables”, una corsa sulla distanza di 240 km che si svolge interamente nel Sahara marocchino. Dura una settimana, con sei frazioni e un giorno di riposo. I partecipanti percorrono la lunghezza della maratona in completa autosufficienza alimentare; lungo il percorso c’è un ristoro ogni 10 km dove i partecipanti possono ritirare la razione personale di acqua giornaliera (nove litri). Insomma, roba per uomini duri.


Durante la “Marathon des sables” del 1994 si perde a causa di una violenta tempesta di sabbia di oltre 8 ore che lo disorienta: questo è uno snodo fondamentale per la vita stessa dell'atleta romano che vaga nel deserto per nove giorni, nutrendosi con ciò che trovava e sopravvivendo nonostante la perdita di ben 18kg. Dato per disperso già dopo 5 giorni di ricerche da parte delle autorità locali, Prosperi ritorna dalla morte e stupisce il Mondo intero, compresa la comunità scientifica. "Mi sono trovato a braccetto con la morte per diversi giorni - afferma Prosperi - e mi resi conto che l'unica cosa da fare era diventare tutt'uno con l'ambiente che mi circondava, seguire i suoi ritmi, apprendere i suoi toni e messaggi, le conseguenze passavano in secondo piano, ciò che era importante era diventare il deserto stesso”.


Questa è una parte della sua vita, affascinante, intensa, da romanzo d'avventura. Ma l'impresa che sta compiendo in questi giorni, proprio mentre leggete, è davvero fuori dall'ordinario.


Mauro Prosperi è partito lunedì 20 luglio dal litorale messinese per circumnavigare con il suo kayak l’intera Sicilia e pagaiare su una rotta prefissata di 600 miglia. L’atleta della Tregoo Extreme Crew in totale autosufficienza alimentare e in solitaria sta costeggiando, in senso orario, l’isola più grande del Mediterraneo. Il suo kayak, lungo 5 metri e di soli 20kg di peso, dotato di alcuni accorgimenti tecnologici quali un pannello solare per alimentare i dispositivi gps e le telecamere, un dissalatore in grado di produrre un litro di acqua potabile al giorno, una piccola scorta di cibo liofilizzato e poco altro si muove solo grazie alla forza delle pagaiate. Una canna da pesca per poter pescare del pesce con cui sfamarsi, tra i pochi “privilegi” a disposizione. Nient'altro.


Così, in solitaria, Prosperi sta portando avanti il periplo della Sicilia con un duplice messaggio. Uno di matrice ambientalista, volto a sensibilizzare la gente sull'importanza della salvaguardia dell'ecosistema, dei suoi equilibri che danno vita e ricchezza se rispettati, per far sì che una presa di coscienza possa fungere da volano per lo sviluppo di una vera cultura dell'eco-sostenibilità. In secondo luogo, l'atleta romano vuole far conoscere, attraverso i suoi occhi e il suo racconto, la bellezza di un'isola che offre ambienti incontaminati, spiagge e litorali da sogno, scorci di suggestiva bellezza che troppo spesso i siciliani tendono a ignorare. Lo sport può essere un modo sano ed equilibrato per scoprirli.


“La Sicilia potrebbe vivere di turismo e sport”, ripete come un mantra.


La sua straordinaria impresa è raccontata attraverso il blog personale http://mplifeandwater.blogspot.it/ ma anche noi di sottoilvulcano.net vogliamo descrivervi le emozioni che traspaiono dalle sue stesse parole e vi offriamo un'intervista, che ci ha rilasciato durante uno dei momenti di approdo sulla terraferma, nei quali può riprendere il contatto con il Mondo.


SiV: Prosperi, quali obiettivi si pone la sua impresa di circumnavigazione della Sicilia in kayak e come può la tematica ambientale toccare il cuore della gente?

Prosperi: “Gli obiettivi sono variegati, la prima cosa che mi è venuta in mente quando ho solo pensato, quello che ho messo in pratica, è insegnare alla gente a guardare, ovvero a fermarsi un attimo durante la giornata e godere delle cose semplici ma sublimi, tipo il sorgere del sole, il sorriso di un bimbo e molto altro. Tutte cose scontate e proprio cometali non danno più nessuna emozione: a tutti i miei atleti, grandi e piccoli , insegno sempre a godere di quello che la natura ci offre. Ancora oggi mi emoziono quando la mattina presto vedo il sole sorgere da dietro i Ciclopi. Se l'uomo riuscisse a tornare ad amare la semplicità della vita, sicuramente riuscirebbe a goderne di più, spogliandosi di stereotipi e materialismo sfrenato.
Un altro obiettivo è sicuramente sensibilizzare il siciliano ad apprezzare la propria terra e sono convinto che la Sicilia potrebbe vivere di turismo e sport. Per la tematica ambientale dell'eco-sostenibilità, il periplo della Sicilia trovo sia il mezzo più efficace per fare conoscere al siciliano ciò che si può fare per difendere le nostre coste e per portare sempre più turisti a villeggiare, senza aver paura di fare brutte figure”


SiV: Dove si trova attualmente e come sta procedendo questa straordinaria traversata? Abbiamo letto di alcune difficoltà nei giorni scorsi. Dove è prevista la prossima tappa?
Prosperi: “In questo momento mi trovo poco oltre Agrigento, ho subìto degli stop dovuti al maltempo e sono un po' in ritardo nella mia circumnavigazione della Sicilia di circa 70/90km ma non dispero e sono convinto che riuscirò a terminare entro l'8 agosto”

SiV: Quali sono le sue emozioni e i suoi pensieri, quando si trova in acque aperte?
Prosperi: “Durante il mio peregrinare intorno alla splendida Sicilia, i miei pensieri sono sempre rivolti alla cecità del popolo siciliano, che io adoro ma che non si accorge delle bellezze che ha e ovviamente non valorizza.
Mentre rispondo alle tue domande, mi emoziono nel sentire il rumore delle piccole onde e vedere la luna che illumina a giorno tutto quello che è intorno a me”

SiV: Come si descriverebbe e quali aggettivi ritiene la possano caratterizzare meglio?
Prosperi:”Io sono una persona semplice ma che ama poter coinvolgere nelle mie emozioni il Mondo.Sicuramente non è facile ma per me non esiste l'impossibile.
Io mi voglio molto bene e vorrei che anche gli altri possano volersi bene. Sono altruista, buono, disponibile, fiscale se necessario, sempre pronto, ordinato, scrupoloso,mi piace amare e essere amato.
E comunque lascio agli altri la facoltà di esprimere giudizi su di me, accetto tutto perché nessuno è perfetto e un giudizio negativo può aiutarmi a migliorare ....”

Non abbiamo bisogno di aggiungere altro a queste sincere parole. Possiamo solo darci e darvi appuntamento al prossimo contatto con un uomo che ama la Sicilia come pochi altri.

Buona traversata, Mauro.


di Andrea Cuscona

Riproduzione riservata. © 2015 sottoilvulcano.net


Fonte: http://www.sottoilvulcano.net/reportage/mauro-prosperi-e-il-periplo-della-sicilia




Mauro Prosperi e la circumnavigazione della Sicilia
Mauro Prosperi è partito Lunedì 20 luglio, dal litorale messinese per affrontare una nuova emozionante sfida. L’ultra-maratoneta questa volta circumnavigherà col suo kayak l’intera Sicilia e pagaierà su una rotta prefissata di 600 miglia! L’atleta della Tregoo Extreme Crew in totale autosufficienza alimentare e in solitaria sta costeggiando, in senso orario, l’isola più grande del Mediterraneo. La Sicilia è la prima isola per espansione e il suo mare, soggetto a forti correnti, metterà a dura prova Mauro in un percorso tanto affascinante quanto insidioso. È un viaggio di riscoperta, per me e spero anche per quelli che mi seguiranno attraverso il mio blog: una riscoperta di questo bellissimo pezzo di mondo ed anche una riscoperta interna, basata sul contatto con la natura"L’energia Tregoo per battere un nuovo record!
La circumnavigazione della Sicilia è una sfida atletica che richiede doti di sopravvivenza e una preparazione fisico-mentale specifica. Mauro si avvarà del Survival Kit ideato con la collaborazione di Bear Grills e ricaricherà i suoi dispositivi grazie ai prodotti Tregoo.
Kit Solare per Kayak
Per questa nuova avventura, Mauro, potrà contare sul supporto energetico dal kit solare TREGOO 10-10 Extreme e dal TL 20 che accoppiato all'accumulatore Gecko 120 gli garantirà energia sufficiente per portare a compimento questa sua grande sfida: circumnavigare senza sosta la Sicilia in soli 20 giorni! Il pentatleta italiano ha fissato il pannello solare TL 20, predisposto di presa accendi-sigari, sulla parte anteriore del suo Kayak, riuscendo così a caricare in navigazione il Gecko 120 che a sua volta dispenserà l’energia necessaria per ricaricare tutti i dispositivi portatili: dal GPS fino alla sua GoPro con la quale, grazie ad emozionanti scatti e video, ci renderà spettatori del suo viaggio.
La preparazione
Al rientro dalla Marathon Des Sables 2015 Mauro non si è mai fermato. Attraverso il progetto 2 Uomini e 1 Kayak - un viaggio lungo le coste delle isole Eolie che ha condiviso col suo amico Francesco Chinaglia - si è potuto preparare fisicamente alla circumnavigazione della Sicilia. Classe 1956, Prosperi, ha da sempre trasmesso tanto entusiasmo grazie alla sua passione per l’avventura e con 2 Uomini e 1 Kayak ha voluto sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche legate alla sostenibilità ambientale, ponendo l’accento sulla reale possibilità di adottare uno stile di vita consapevole, equilibrato e senza sprechi, avvalendoci di ciò che la natura mette a disposizione.
Il Kayak
Il kayak che sta utilizzando Mauro è stato realizzato dalla NMK Nautica Mannino Kayak ed è la sintesi perfetta tra innovazione, prestazione e design: il compagno ideale per i pannelli solari Tregoo. La canoa che misura ben 5 metri e pesa solo 20 chili è l’imbarcazione adatta per praticare il campeggio nautico o questo tipo d’imprese.
#GOProsperiGO
Mauro è già da una settimana in viaggio. Il mare avverso l'ha costretto a fermarsi più volte, senza tuttavia mai intaccare il suo spirito combattivo e avventuriero. Segui l'impresa dell'atleta Extreme sul suo blog o sul suo profilo Facebook. "
Un’altra sfida da vincere... e voi sapete quanto ami le sfide.
Mauro Prosperi

Fonte:http://www.tregoo.com/il-periplo-in-kayak-della-sicilia-e-la-nuova-sfida-di-mauro-it.html




La Gazzetta dello Sport, Sabato 20 luglio 2015



Cari amici, sabato La Gazzetta dello Sport ha parlato della nostra avventura! Grazie per averci seguiti con tanto entusiasmo! Se volete ripercorrere le tappe del nostro viaggio, visitate il blog: http://mplifeandwater.blogspot.it







Su "La Sicilia" di oggi 19/07/2015



1 commento:

  1. Hi Mauro, My name is Lori Epstein Regan and I'm the Photo Director for National Geographic Kids. We would like to use some photos of you in an upcoming book. Can you please contact me at your earliest convenience at lori.epstein@natgeo.com?

    Ciao Mauro, mi chiamo Lori Epstein Regan e sono il Photo Director di National Geographic Kids. Vorremmo usare alcune tue foto in un libro in arrivo. Potete per favore contattarmi al più presto a lori.epstein@natgeo.com?

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